Il cannabicromene (abbreviato in CBC) è un cannabinoide trovato nella pianta di cannabis. La sua struttura chimica è riconducibile agli altri cannabinoidi naturali, come il tetraidrocannabinolo (THC), tetraidrocannabivarina (THCV), cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo (CBN). Ricerche scientifiche evidenziano che esso può essere responsabile degli effetti anti-infiammatori e anti-virali della cannabis, e può contribuire ad amplificare gli effetti analgesici della cannabis. Tuttavia sono necessari ulteriori studi ed approfondimenti per attestarne le proprietà.
Come anche altri cannabinoidi, anch’esso non possiede proprietà psicotrope, e per questo non è inserito nella tabella delle sostanze proibite.
Il cannabicromene è il secondo cannabinoide più presente all’interno della cannabis: ciò significa che c’è molto più CBC all’interno della pianta rispetto al CBD, che però è molto più conosciuto e molto più indagato dalla scienza del CBC.
Ecco 6 benefici del CBC:
- Azione combattiva contro funghi e batteri: questa scoperta risale ad uno studio degli anni 80, forse uno dei primi ad essere effettuati sul CBC. Questo ha evidenziato una forte capacità del CBC nel combattere batteri di diverse varietà: gram-positivi, gram-negativi e acido-resistenti (tra cui lo stafilococco e l’E. coli). Ha anche un’azione antifungina contro diversi tipi di funghi, compreso un contaminante di tipo alimentare, la comune “muffa nera” (scientificamente detta Aspergillus niger);
- Riduce il dolore, in maniera anche consistente. Visto che sia il CBC che il CBD sono entrambi non psicoattivi, gli scienziati sono sempre più fiduciosi che questi composti possano essere usati per trattare il dolore e non solamente per scopi ludici;
- Ha ottime proprietà anti-infiammatorie, studi molto recenti hanno mostrato come il CBC sia in grado di ridurre il gonfiore e l’infiammazione del tratto intestinale. L’attività infiammatoria viene svolta senza che si attivino i recettori dei cannabinoidi; questo potrebbe spiegare perché il CBC produce un effetto anti-infiammatorio molto più forte nel momento in cui viene unito ad altri cannabinoidi, come il THC.
- Ha ottime funzioni anti-depressive, cosa confermata da un recente studio fatto dall’Università del Mississippi. Sono in corso numerosi studi proprio su questa funzione, visto che il CBC non sembra attivare le stesse vie del cervello del THC;
- Combatte l’acne: questa proprietà è simile all’azione antibatterica e antifungina già evidenziata più in alto nel post. L’acne, come ben sappiamo, è un’infiammazione batterica che colpisce gli esseri umani (in particolar modo adolescenti, nel pieno della crisi ormonale) con eruzioni cutanee poco gradevoli alla vista e molto fastidiose. Le forme gravi di acne hanno impatti negativi sulla vita di una persona, spesso riescono a minarne l’autostima e possono portare anche alla depressione. Attualmente uno dei metodi più efficaci per combattere l’acne è l’isotretinoina, un farmaco orale che combatte lo sviluppo del disturbo su più livelli. È un farmaco molto efficace ma che purtroppo presenta degli effetti collaterali, come prurito, secchezza della pelle, dolori articolari e diversi altri. Un recente studio ha mostrato come il CBC riesca a ridurre la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee e ridurre al contempo gli effetti dell’acido arachidonico. Entrambi sono fattori chiave per il controllo dell’acne, questi associati all’azione anti-infiammatoria del CBC potrebbero diventare un valido trattamento alternativo per curare l’acne. È inoltre importante ricordare che l’acne non si manifesta solo in età adolescenziale, può infatti capitare anche in età adulta, la cosiddetta “acne tardiva”. L’efficacia del CBC e degli altri fitocannabinoidi nel trattamento dell’acne è stato evidenziato dal Journal For Experimental Dermatology. Tutti i cannabinoidi testati nello studio sono risultati efficaci, sopra tutti il CBC, CBDV e THCV;
- Crescita del cervello: l’ultimo beneficio è in assoluto il più importante, perché dimostra come il CBC abbia delle proprietà determinanti nella crescita cerebrale, perché in grado di potenziare la vitalità delle cellule cerebrali in un processo chiamato neurogenesi. La neurogenesi continua nel corso degli anni, anche in età adulta, nella parte del cervello chiamata ippocampo, che è importante sia per la memoria sia per l’apprendimento. Una mancata crescita dell’ippocampo determina una serie di disturbi, come Alzheimer e depressione. Oltre al CBC, anche il THC e il CBD favoriscono la crescita cerebrale, la cannabis è l’unica droga a favorire la neurogenesi, al contrario delle altre (cocaina, oppiacei, nicotina, alcool) che invece la inibiscono fino a sopprimerla.
Dove si può reperire il CBC
Una ricerca di fine anni 70 portò alla luce che gli ecotipi indiani contenevano quantità sorprendenti di CBC; si trattava in effetti del secondo cannabinoide più presente nei campioni di piante esaminati, dopo il THC.
Studi più recenti hanno mostrato che il CBC, come alcuni altri cannabinoidi, si trova in maggiori concentrazioni nelle piante più giovani, e si degrada naturalmente in cannabiciclolo alla presenza di luce e calore. Purtroppo, gran parte della cannabis oggi viene da una produzione indoor, da genetiche ibride, ed è ottimizzata per il contenuto di THC e CBD. Questo significa che la maggioranza delle piante non contiene concentrazioni di CBC tanto alte come gli ecotipi esaminati negli anni ’70. In effetti, una ricerca del 2013 ha analizzato il contenuto di cannabinoidi di Bediol, una varietà medicinale prodotta da Bedrocan BV in Olanda; le piante vennero esaminate durante le 8 settimane di fioritura, e sia CBC che CBN vennero identificati solo come sostanze minori nel campione. Fare il raccolto delle piante ad uno stadio più precoce della fioritura potrebbe produrre della cannabis più ricca in CBC. Lo studio sul Bediol, per esempio, ha trovato che il contenuto in CBG era più elevato a circa tre quarti del periodo di fioritura, e lo stesso potrebbe essere vero per il CBC.
Cosa hanno portato alla luce le nuove scoperte
Queste scoperte hanno una grande importanza per le future combinazioni di diversi cannabinoidi. Forse questi cannabinoidi non psicoattivi “speciali” come il CBC agiscono come chiavi o codici aggiuntivi. Il sistema endocannabinoide è il principale meccanismo di regolazione, ma anche alcuni “canali secondari”, come ad esempio le altre reti di comunicazione del nostro corpo, possono essere stimolate dai cannabinoidi “minori” presenti nella pianta di cannabis. Sei un po’ confuso? Pensa al corpo umano come un impianto elettrico o una serie di canali per l’irrigazione. Il sistema endocannabinoide può essere uno di questi “canali” con i suoi recettori cannabinoidi, ma i componenti della cannabis sembrano avere la capacità di inviare segnali anche su altri canali. I cannabinoidi stimolano quindi maggiormente il sistema endocannabinoide, ma possono anche attivare altri recettori. Se questo è vero, il CBC in particolare può diventare un cannabinoide “specializzato” poiché potrebbe essere impiegato per curare o ridurre i sintomi di una specifica classe di condizioni cliniche. Questo è un modo rivoluzionario di pensare non solo al CBC, ma anche a numerosi altri cannabinoidi potenzialmente benefici per la salute.
Quali sono i cannabicromeni noti:
- Acido cannabicromenico (CBCA);
- Cannabicromene (CBC);
- Acido cannabicromevarinico (CBCVA);
- Cannabicromevarina (CBCV).