L’uso delle corde per la caccia, il fissaggio, l’attacco, il trasporto, il sollevamento e l’arrampicata è un must per chiunque pratichi una di queste attività. Alcune delle prime corde mai realizzate sono state intrecciate con fibre di canapa, a testimonianza di quanto fosse ampiamente utilizzata la pianta fin dall’antichità.
La corda di canapa veniva, non di rado, impiegata durante come allestimento delle navi a vela come parte del cordame delle vele e del cavo di ancoraggio. È una delle corde naturali più forti e resistenti al mondo.
Le corde sono, appunto ausili di fondamentale importanza in campi sempre diversi come costruzione, marineria, esplorazione e sport.
Vantaggi
La corde in canapa offrono alcuni vantaggi non sottovalutabili rispetto alle alternative in altri materiali.
In quanto fibra naturale, la canapa è particolarmente adatta ad usi che mettano a dura prova il materiale perché soggetto alle più disparate condizioni atmosferiche: è stata infatti usata per lunghi periodi nel settore navale per via della sua elevata resistenza alla putrefazione.
È anche conosciuta come una delle corde più versatili sul mercato. La corda di canapa è adatta a varie funzioni pratiche e decorative, oltre a rimanere funzionale per scopi industriali.
La canapa è la scelta perfetta in caso di necessitiate di ampia maneggevolezza della corda (è molto flessibile), e la sua finitura morbida la rende ideale per funi di protezione e isolamento, corde per scale e corde per arrampicata sportiva.
Le corde di canapa sono ampiamente utilizzate anche in campo cinematografico e teatrale per il sollevamento e la sospensione degli scenari.
Una corda di canapa naturale può essere più costosa di una corda sintetica di canapa. Le corde di canapa generalmente vengono prodotte sono anche rispettose dell’ambiente, essendo 100% organiche, 100% vegane e resistenti ai raggi UV.
Acquistare una corda di Canapa
Se hai preso la tua decisione, da’ uno sguardo alle corde che Cannatris propone qui di seguito e scegli con calma cosa acquistare o soltanto valutare.
Corda di Canapa 10mm
Alcune recensioni riferiscono che sia stata utilizzata come corda per l’altalena di un bimbo piccolo. Svolge in modo eccellente il suo compito, è una corda spessa, ben fatta, bella alla vista e chiaramente percepibile come corda di canapa. Si tratta di una corda consigliata.
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Corda LUOOV 6mm
Si tratta di una corda più sottile della precedente, adatta a un uso meno intenso. Molto particolare è il forte odore acre che si avverte fin dall’apertura del pacco – sicuramente molto distante dall’odore di Cannabis.
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Corda Naler resistente
Quello che segue è un prodotto adatto a sostenere anche oggetti mediamente pesanti, la particolarità del prodotto in sé è la lunghezza: ben 25 metri di corda. Il prodotto è addirittura rimborsabile dall’azienda che lo commercializza. Non lo lascerei scappare.
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Corda di canapa Blu
Proprio come le precedenti, questa corda di canapa è costituita al 100% da canapa biodegradabile. La particolarità è proprio nella colorazione Blu. Cliccando sul prodotto potrete vederlo nel dettaglio e scorrere tra le differenti colorazioni proposte, ne troverete sicuramente una adatta alle vostre necessità.
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Spago di canapa 1mm
Più che una corda, quello mostrato di seguito è spago: la distinzione è effettuata in base alla sezione diametrale del cavo, solo 1 millimetro. Anche per questo prodotto i colori sono davvero tantissimi e basterà cliccare sul bottone “guarda” per poterle scegliere osservandole nel dettaglio. Lo spago di canapa può essere utile in diverse circostanze: viene spesso utilizzato per confezionare pacchi regalo o di imballaggio. La qualità del prodotto non è per niente male.
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Nascita e storia delle corde
Le piante adulte di Cannabis hanno una altezza generalmente superiore a un metro ma di solito inferiore ai due metri, con uno stelo che tende a non superare 1 centimetro di diametro (anche se può avvenire).
Una volta tagliate, le piante, venivano conservate per più di un mese nelle marcite (fosse scavate nel terreno colme di acqua stagnante) e solo successivamente sottoposte a essiccazione.
Divenuto incredibilmente secco e di conseguenza fragile, lo stecco, battuto con un bastone o passato in una macchina detta semplice detta gramola, si scomponeva in minuscoli pezzi lasciando che la fibra tessile fuoriuscisse.
La fibra veniva in seguito ripassata su un pettine che consisteva in una tavola di legno ricoperta di chiodi. La fibra ottenuta dopo averla pettinata era dritta e liscia, pertanto destinata -principalmente- alla realizzazione di corde.
Le restanti fibre corte dette cascame erano a loro volta utilizzate in molti altri modi: venivano filate dalle donne anziane della famiglia con uno strumento detto rocca che produceva un filo sottile e resistente che sarebbe poi stato utilizzato per la produzione di lenzuola, federe e tovaglie per il corredo.
Altri prodotti secondari o derivati venivano impiegati ancora per sigillare le giunzioni
a vite dei tubi, pratica che talvolta viene ancora eseguita dagli idrauilici odierni.