La cannabis è un argomento di spicco, anche per chi non la fuma. Coi tempi che corrono in Italia, un’affermazione del genere forse non sarebbe nemmeno necessaria.
La recente legalizzazione della marijuana in diversi Stati europei è stata un processo senza precedenti. Legittimando sia la marijuana ricreativa (in Olanda) che la cosiddetta cannabis light gli Stati hanno aperto un nuovo settore, uno che le persone stanno chiedendo a gran voce di sfruttare.
Se sei uno dei tanti imprenditori interessati ad aprire un coffee shop anche qui nel Bel Paese, questo articolo può guidarti attraverso i passi necessari da affrontare per realizzare il tuo sogno!
Come aprire un coffee shop in Italia
Prima di aprire un coffee shop in Italia, dobbiamo fare un ovvio – ma necessario – disclaimer: se pensate di aprire un coffee shop come quelli in Olanda, state sbagliando di grosso. In Italia, infatti, è consentito solo ed esclusivamente il commercio della cannabis light, ossia un tipo di cannabis con una concentrazione di THC inferiore allo 0,2%, contrariamente alla CBD dove invece la quantità può essere libera, non essendo un ingrediente psicoattivo della cannabis (se vuoi conoscere le differenze a riguardo, dai un’occhiata al nostro articolo sul THC vs CBD).
È anche importante riconoscere che spesso vengono richiesti controlli di background, non solo per il proprietario di un coffee shop, ma anche per gli investitori che hanno finanziato il progetto e i dipendenti. Se hai un background criminale, potresti non essere idoneo ad aprire un coffee shop… anche light.
Inoltre, se la marijuana che vendi non dovesse rispettare le normative italiane per il commercio della cannabis, qualsiasi coffee shop sarà suscettibile di essere chiuso e beh, potresti passare anche un bel po’ di guai.
Considerando i soldi spesi per aprire un dispensario, provare a gestirne uno illegalmente non vale il rischio. Ma andiamo avanti!
Fai le tue ricerche
L’attività del coffee shop è piena di leggi e regolamenti. Prima cosa da ricordare, i coffee shop sono diversi dai grow shop, ad esempio.
Per avere successo come proprietario di un dispensario, devi comprendere non solo le leggi esistenti sulla coltivazione e sulla vendita di marijuana, ma anche le leggi e i cambiamenti proposti che entreranno in vigore nei prossimi anni.
Trova una proprietà in affitto
L’unica cosa da fare, in questo caso, è davvero solo trovare una proprietà conforme all’uso commerciale per poter aprire un bar che venda cannabis light. Dopodiché, bisognerà passare alla parte burocratica della cosa: aprire una partita IVA ed iscrizione al Registro Delle Imprese, andare all’INPS e all’INAIL.
Scrivi un piano aziendale
Quando un settore è saturo nel modo in cui inizia ad essere l’industria della marijuana light, è molto più importante che tu appaia professionale e preparato con un solido piano aziendale.
Quando si scrive un piano aziendale, è decisamente molto importante prendere in considerazione ogni singolo aspetto di quello che sarà il tuo coffee shop. L’estetica, cosa verrà servito, chi farà parte del personale, un piccolo team social eccetera eccetera. E ricorda, fa’ tutto ciò che c’è bisogno di fare – ma un passo alla volta. Volare con la fantasia è bello, ma è giusto essere concreti e non aspettarsi fior di milioni di euro nel giro di poco.
Quanti soldi ci vogliono?
Un’altra considerazione nel piano aziendale è un budget chiaro e conciso, ma sappi che la spesa iniziale si aggira tra un minimo di 20.000 ed un massimo di 45-50.000 euro.
Consulta i grossisti della tua zona per scoprire il costo dei prodotti. Per il piano aziendale in sé, è necessario conoscere i costi per quanto riguarda il costo per ottenere i prodotti che vuoi vendere, oltre alla cannabis light.
Oltre ai costi del tuo prodotto, ci sono altre considerazioni per il tuo budget:
- Costo di affitto.
- Costo della licenza.
- Costo della domanda di ottenimento della licenza.
- Stipendio dei dipendenti.
- Trasporto e stoccaggio dei prodotti.
- Sicurezza.
Ottieni prodotti di qualità
Ottenere un buon prodotto per il tuo dispensario di marijuana light e assicurarti di farlo legalmente, sarà una parte centrale dell’apertura di un dispensario di successo.
Prima apri una struttura di vendita al dettaglio e poi metti gli occhi su come avere la tua struttura di coltivazione, se vuoi coltivare la cannabis light autonomamente.
Aprire un coffee shop non significa che devi vendere solo marijuana nella sua forma tipica di ceppa d’erba. Molti pazienti preferiscono prodotti commestibili, oli e concentrati. Anche perché beh, con una più larga varietà di prodotti ovviamente si possono fare più affari.
Beh, allora che dire? A questo punto non vi resta che mettervi in carreggiata ed aprire l’attività dei vostri sogni!