Ok, ognuno di noi ha le proprie ragione per fumare, mangiare o usare in qualsiasi modo preferisca la cannabis. Per alcuni, la cannabis offre sollievo a dolori e fastidi come mal di testa e nausea, mentre altre persone la consumano semplicemente per scopi ricreativi o anche solo per rilassarsi dopo una lunga, stressante giornata di lavoro.
Se avete già capito qual è esattamente il tipo di marijuana che fa al caso vostro allora, in tal caso, buon per voi ma se così non dovesse essere o se semplicemente avete bisogno di delucidazioni su quali siano tutte le differenze tra THC e CBD allora questo è l’articolo che fa al caso vostro.
Ecco qui un piccolo promemoria su quali sono i diversi effetti tra THC e CBD e quando è il caso di preferire uno dei due principi rispetto all’altro. Scopriamolo assieme!
THC e CBD: prima di tutto, qual è la differenza?
A meno che voi non siate tra quelle persone che scroccano l’erba dagli amici di tanto in tanto, probabilmente avrete sentito parlare di THC e CBD. Ma cosa sono, esattamente?
Il THC e il CBD sono cannabinoidi, ossia composti chimici che si trovano in maniera totalmente naturale nelle piante di marijuana.
Il THC è il principale ingrediente psicoattivo della marijuana ed è ciò che vi fa sentire strafatti quando fumate, mangiate o fate altri usi dell’erba. Il CBD invece è in un certo senso il gemello buono del THC, non ha un effetto psicoattivo (quindi no, non vi sentirete fatti) ma bensì offre potenti proprietà medicinali che sono di grande aiuto nel riuscire a trattare patologie di vario tipo come l’artrite, ma anche gli stati d’ansia, le convulsioni e addirittura il diabete.
Il rapporto tra THC e CBD in ogni ceppo di marijuana diverso determina quindi come ti sentirai dopo averne fatto uso e che tipo di sollievo otterrai, se lo otterrai. In altre parole dunque il THC ed il CBD sono responsabili di come ti sentirai dopo aver fatto uso di marijuana. Per questo motivo è molto importante sapere che differenza c’è da entrambe le parti per riuscire ad orientarci bene sull’utilizzo della marijuana (anche un po’ per non rimanere delusi.
Quando scegliere marijuana ad alta percentuale di THC
Un particolare ceppo d’erba può essere elevato in THC, in CBD o presentare una determinata combinazione dei due. Comunque, tendenzialmente, i ceppi d’erba con un livello di THC superiore al 20% sono responsabili del riuscire a darti il senso di “fattanza”. Quindi, se questo è ciò che stai cercando puoi senza ombra di dubbio consumare erba con alti dosaggi di THC. Oltre a rendere più piacevole guardare un film o ascoltare i tuoi brani preferiti, la cannabis ad alto contenuto di THC può conferisce i seguenti effetti:
- Diminuzione del senso dell’aggressività (davvero!)
- Rilassamento
- Se non rilassamento, un senso di euforia
- Fame (la cosiddetta fame chimica)
- Sonnolenza
- Senso del gusto, della vista e dell’olfatto alterati (ma non sempre)
Queste proprietà rendono l’erba ricca in THC ideale per le persone che hanno difficoltà ad addormentarsi o che soffrono di nausea e diminuzione dell’appetito, per esempio a causa di disturbi alimentari o ancora per quelli che possono essere gli effetti collaterali delle chemioterapie. In più è stato recentemente dimostrato che il THC è benefico per pazienti con sclerosi multipla in quanto può aiutare a migliorare la funzionalità della vescica ed essendo d’aiuto agli spasmi ed al dolore.
Quando scegliere marijuana ad alta percentuale di CBD
Passiamo adesso al CBD. Se doveste essere caduti in paranoia con il THC o semplicemente non sei un grande fan degli stati di alterazione mentale ma cerchi comunque qualcosa che possa aiutarti e rilassarti, la marijuana ad alto contenuto di CBD (che oggi è legale in Italia, purché le percentuali di THC siano inferiori allo 0.2%) può offrire grandi benefici per la salute senza incorrere nei fastidi che possono essere provocati dal THC (qualora li catalogaste come tali, si intende). L’erba che contiene alte dosi di CBD e tutta la vasta quantità di prodotti a base di CBD possono aiutare a:
- Placare gli stati d’ansia
- Alleviare le convulsioni
- Alleviare la nausea
- Ridurre tutti quelli che sono i sintomi psicotici dati da disturbi psichiatrici come ad esempio la schizofrenia
- Ridurre i sintomi della depressione
- Alleviare infiammazioni e dolori corporei
- Promuovere la stabilità dello zucchero nel sangue
Dunque tutte queste proprietà rendono l’erba ricca in CBD la scelta migliore per tutti coloro che soffrono di patologie come il diabete ma anche l’epilessia, stati d’ansia gravi, depressione ed affaticamento. In più di recente è stato anche dimostrato che il CBD aiuta a promuovere la scomparsa dell’acne e, per le donne, aiuta molto nel controllo dei sintomi della PMS (sindrome premestruale).
Se è da poco che hai iniziato a fumare cannabis, se ancora non hai iniziato e vorresti iniziare ma hai paura di incorrere in una brutta esperienza o ancora magari sei reduce da una di queste brutte esperienze allora il CBD può andare bene per te. Poi, magari, man mano che si diventa più esperti magari si può passare ad erba con THC, sperimentando e trovando per noi la combinazione perfetta.